11/11/10

La storia dei coniugi Gonzales: 4 - Il cespuglio di rose

La notte era illuminata da una splendida luna piena, mentre Gonzales scavava nei pressi del cespuglio di rose.
Quando ebbe finito fece un lungo sorso di vino, la vecchia Dolores gliene aveva dato uno di quelli forti che facevano scaldare le viscere come prese da un'improvvisa scalmana.
L'odore emanato dai corpi seppelliti toglieva il fiato, Gonzales fissava il corpo della donna e piangeva come non aveva fatto da quella volta che vide il padre ammazzare sua sorella maggiore a bastonate, perchè questa era rimasta incinta di un buono a nulla del villaggio. Ricordava le urla iniziali della sorella, strazianti come non ne aveva mai sentite e infine il silenzio, interrotto solo dai suoi singhiozzi e dal fiato affaticato del padre.
In quelle terre le famiglie non volevano mai macchiarsi di tali vergogne.

Quando Gonzales finì di singhiozzare, estrasse con fatica il corpo della donna dalla fossa e lo caricò sulla carretta. Ricoprì meglio che potè l'altro corpo ma rimase anche questa volta una piccola montagnetta di terra. Nessuno se ne era badato la prima volta perchè in quei giorni pioveva a dirotto, e ben presto il suolo si era appianato.
Gonzales buttò per terra tutto quello che trovò nella dispensa e liberò i maiali dal loro recinto. Quelli si gettarono subito ad abbuffarsi sotto al cespuglio di rose e l'uomo sperò che defecassero sulla terra dove giaceva quel porco bastardo che settimane prima aveva trovato montarsi la moglie.

Tirando la carretta, Gonzales iniziava ad accusare la potenza del vino che quasi aveva esaurito dalla fiaschetta, e vedeva davanti a se la moglie guardalo con tenerezza come quando gli preparava la cena.
Le lacrime continuavano ad affiorare sul suo volto, era stato un uomo buono fino a quella notte maledetta in cui, preso dall'ira, si era avventato sui due amanti con il suo coltellaccio da caccia. Neanche riusciva a distinguere gli attimi in cui aveva infierito sulla donna da quelli in cui aveva sgozzato il bastardo mercante di bestiame.
Quell'uomo, distrutto dal dolore e dalla mancanza della moglie, aveva riflettutto di continuo, per giorni, cercando di capire quali pensieri gli fossero passati per la mente. Non faceva che chiedersi perchè non avesse risparmiato la moglie, e perchè non aveva avuto la mente fredda, lui che dall'ira non si era mai fatto prendere nel corso della sua vita.

Quando arrivò al fiume il rumore dell'acqua celava i suoi singhiozzi, ma sentiva la voce della donna : "La luna questa notte è veramente splendida Gonzales, prenditi un momento per riflettere ammirando tutta questa bellezza".
Ma l'uomo non faceva che accarezzare i capelli della moglie e ogni volta che il suo sguardo cadeva sulle ferite che le aveva inferto sentiva sentiva il cuore fermarsi, spegnersi come un mulino che non riceve più acqua.

Gonzales prese in braccio la moglie e si immerse nell'acqua gelida, la teneva stretta a se mentre il suo corpo cercava di rivoltarsi alla volontà di chi lo guidava.
Quando fu quasi del tutto immerso, la corrente iniziò a trascinarlo e Gonzales sentiva la moglie dire "Ora verrai da me ad ascoltare gli schiamazzi e a perdere le speranze per questo mondo".
Lui, nella sua mente cercò di rispondere ma il buio, il freddo e il silenzio lo assorbirono.
Mentre i due corpi stretti l'uno all'altra venivano trascinati verso il mare la moglie di Gonzales disse a suo marito "Per una volta mi hai lasciata chiudere un discorso".

Nessun commento: