06/12/10

Modi di dire

Questa casa non è un albergo, è un ospedale.

11/11/10

La storia dei coniugi Gonzales: 4 - Il cespuglio di rose

La notte era illuminata da una splendida luna piena, mentre Gonzales scavava nei pressi del cespuglio di rose.
Quando ebbe finito fece un lungo sorso di vino, la vecchia Dolores gliene aveva dato uno di quelli forti che facevano scaldare le viscere come prese da un'improvvisa scalmana.
L'odore emanato dai corpi seppelliti toglieva il fiato, Gonzales fissava il corpo della donna e piangeva come non aveva fatto da quella volta che vide il padre ammazzare sua sorella maggiore a bastonate, perchè questa era rimasta incinta di un buono a nulla del villaggio. Ricordava le urla iniziali della sorella, strazianti come non ne aveva mai sentite e infine il silenzio, interrotto solo dai suoi singhiozzi e dal fiato affaticato del padre.
In quelle terre le famiglie non volevano mai macchiarsi di tali vergogne.

Quando Gonzales finì di singhiozzare, estrasse con fatica il corpo della donna dalla fossa e lo caricò sulla carretta. Ricoprì meglio che potè l'altro corpo ma rimase anche questa volta una piccola montagnetta di terra. Nessuno se ne era badato la prima volta perchè in quei giorni pioveva a dirotto, e ben presto il suolo si era appianato.
Gonzales buttò per terra tutto quello che trovò nella dispensa e liberò i maiali dal loro recinto. Quelli si gettarono subito ad abbuffarsi sotto al cespuglio di rose e l'uomo sperò che defecassero sulla terra dove giaceva quel porco bastardo che settimane prima aveva trovato montarsi la moglie.

Tirando la carretta, Gonzales iniziava ad accusare la potenza del vino che quasi aveva esaurito dalla fiaschetta, e vedeva davanti a se la moglie guardalo con tenerezza come quando gli preparava la cena.
Le lacrime continuavano ad affiorare sul suo volto, era stato un uomo buono fino a quella notte maledetta in cui, preso dall'ira, si era avventato sui due amanti con il suo coltellaccio da caccia. Neanche riusciva a distinguere gli attimi in cui aveva infierito sulla donna da quelli in cui aveva sgozzato il bastardo mercante di bestiame.
Quell'uomo, distrutto dal dolore e dalla mancanza della moglie, aveva riflettutto di continuo, per giorni, cercando di capire quali pensieri gli fossero passati per la mente. Non faceva che chiedersi perchè non avesse risparmiato la moglie, e perchè non aveva avuto la mente fredda, lui che dall'ira non si era mai fatto prendere nel corso della sua vita.

Quando arrivò al fiume il rumore dell'acqua celava i suoi singhiozzi, ma sentiva la voce della donna : "La luna questa notte è veramente splendida Gonzales, prenditi un momento per riflettere ammirando tutta questa bellezza".
Ma l'uomo non faceva che accarezzare i capelli della moglie e ogni volta che il suo sguardo cadeva sulle ferite che le aveva inferto sentiva sentiva il cuore fermarsi, spegnersi come un mulino che non riceve più acqua.

Gonzales prese in braccio la moglie e si immerse nell'acqua gelida, la teneva stretta a se mentre il suo corpo cercava di rivoltarsi alla volontà di chi lo guidava.
Quando fu quasi del tutto immerso, la corrente iniziò a trascinarlo e Gonzales sentiva la moglie dire "Ora verrai da me ad ascoltare gli schiamazzi e a perdere le speranze per questo mondo".
Lui, nella sua mente cercò di rispondere ma il buio, il freddo e il silenzio lo assorbirono.
Mentre i due corpi stretti l'uno all'altra venivano trascinati verso il mare la moglie di Gonzales disse a suo marito "Per una volta mi hai lasciata chiudere un discorso".

La storia dei coniugi Gonzales : 3 - Qualche moneta di troppo

Quella mattina Gonzales stava andando in miniera a guadagnarsi il pane come ogni giorno. Mentre passava dalla fattoria di Ernesto sentì i maiali, che venivano sgozzati, urlare come uomini in preda all'agonia e gli venne un capogiro. Si sedette all'ombra di un albero ed estrasse un fazzoletto con le sue iniziali della giubba. Usò il fazzoletto per asciugarsi il volto dal sudore e freddo e bevve un sorso d'acqua dalla borraccia mentre il mondo smetteva di girare.
Gonzales si rialzò ma quel giorno sentiva una strana pesantezza su di lui.
Alla miniera nessuno aveva il coraggio di guardarlo dritto negli occhi, ma neanche se ne accorgeva più, i suoi pensieri lo occupavano troppo e nel lavoro manuale trovava un po' di sollievo.

Quella sera non tornò a casa ma andò alla taverna. Quando entrò le voci si abbassarono per un momento e poi ripresero, mentre con la coda dell'occhio tutti cercavano di trafugare dal suo sguardo un'emozione o un'intenzione da poter commentare con i compagni di bevute.
Dolores era al banco, era una donna vecchia e di buon cuore e non si faceva influenzare dalle malelingue. Si rivolse a Gonzales senza mostrare nessun segno di curiosità :
- Volete da mangiare? - e gli porse una brocca di vino.
- Sì grazie Dolores, avrei piacere di mangiare dello stufato.-
- Ve lo porto subito.-

Gli schiamazzi alle spalle di Gonzales si facevano sempre più forti man mano che il vino nelle brocche calava. Quando Dolores tornò con lo stufato fumante gli diede un urlo che tutti sembrarono tornare in sè.
- Non ho intenzione di passare la nottata a pulire i rigurgiti delle vostre budella rivoltanti, datevi un contegno o chiamo mio marito e vi faccio cacciare tutti fuori! -
Poi Dolores si avvicino a quell'uomo pensieroso e gli disse :
- Ho saputo di vostra moglie, avete intenzione di fare qualcosa?-
- Sì, questa notte partirò, andrò a cercarla verso sud.-
- Fate bene a cercarla, se avete ancora speranza di trovarla viva. Ne avete di questa speranza? -
- Il mio unico interesse è raggiungerla.-
- Andate verso sud a causa di quel mercante? -
- Voi cosa dite? -
- Io dico che quel mercante è un buono a nulla, se pensate che sia scappata con lui dovreste invece avere pazienza, lei se ne stuferà e tornerà da voi e dopo che l'avrete punita con la cinghia potrete continuare la vostra vita ... sempre che crediate che sia scappata col mercante ... ma se non credete questo non vedo perchè dovreste andare a sud.-
Lui la guardò allibito. Dolores conosceva questo mondo da prima che lui nascesse e sapeva leggere nello sguardo di un uomo la differenza tra tristezza e senso di colpa, tra speranza e rassegnazione.
-Comunque sia- rispose l'uomo -stanotte partirò e la raggiungerò.-
-Allora fate buon viaggio, volete portarvi un pezzo di pane e un fiasco di vino?-
-Sapete bene che del pane non ne ho bisogno, ma forse del vino sì.-
Gonzales prese il fiasco di fino che gli porse la donna e lasciò le monete sul tavolo. Quando fu uscito la vecchia contò i soldi, erano sufficenti anche per comprare metà del vino contenuto nella cantina.
La vecchia non sorrise, avrebbe voluto sbagliarsi qualche volta sul conto di un uomo, ma ciò non accadeva mai.
-Addio Gonzales- disse mentre infilava le monete in una borsetta nascosta tra i seni troppo attempati.

La storia dei coniugi Gonzales : 2 - La macchia sul muro

-Lo sai vero che quella macchia non verrà mai via?-
Era di nuovo la moglie a parlare, mentre Gonzales sfinito e sudato continuava a strofinare sul muro con le dita rosse e irritate.
Lei si appoggiò al tavolo come in posa, con le braccia incrociate e l'espressione da "Te l'avevo detto io!". Non era mai stata la donna più bella della collina ma aveva quello sguardo penetrante che poteva risvegliare un qualsiasi Lazzaro dai suoi sonni eterni. I capelli neri, lucidi e ondulati le ricadevano sulla scollatura dalla quale, quasi per sbaglio, si intravedeva una ferita.
-Tu non sai mai stare al tuo posto, non è così donna?- sbottò Gonzales.
-Veramente sei tu che mi hai messa in un posto che non è il mio, e infatti mi fai venire qui ogni qualvolta senti la mia mancanza. Quella macchia ce l'hai dentro amore mio, non sarà uno straccio a nettarla-
Lui si diede tregua da quel lavoro che sembrava fosse davvero inutile, e si asciugò la fronte con la manica della maglia.
-Ti ci sei messa da sola in quel posto-
E uscì sbattendo la porta.

L'aria fuori era fredda e il vento ululava. Da lontano, oltre alla staccionata, una sagoma si avvicinava con il volto in ombra perchè la luna stava alle sue spalle.
-Gonzales!-
Gonzales guardò il cespuglio di rose con incertezza, poi si diresse verso la staccionata.
-Salve Fernando, si sente fin qui il vostro fiato alcolico.-
-Dovreste venire anche voi alla taverna! Datevi un po' di pace, siete sempre a lavorare o a disperarvi-
-Sono queste terre che non permettono di liberare la mente- disse Gonzales guardando l'orizzonte.
-Avete avuto notizie di vostra moglie?-
-No, sto ancora aspettando.-
-Sapete, giù alla taverna dicono che potrebbe essere fuggita con quel mercante di bestiame.-
-Alla taverna bevete troppo vino, deve essere accaduto qualcosa alla mia amata moglie.-
-Rifatevi una vita, siete ancora un uomo giovane.-
Gonzales fece un cenno con la mano per far capire all'uomo che non prendeva le sue parole sul serio, voltò le spalle e si diresse verso casa. Attraverso l'uscio vide la moglie ticchettare sul tavolo con le unghie, come l'aveva vista fare mille volte.

La storia dei coniugi Gonzales: 1 - Gli gnocchi di Gonzales

Mentre gli gnocchi riaffioravano lei disse :
-Te lo dicevo io, Gonzales, che questo mondo è malato -
-Certo- rispose lui -ma non possiamo andare in giro con una mascherina per non respirare il fiato puzzolente degli esseri che vivono in questa terra dimenticata da dio-.
-No- lei si affrettò a rispondere -però vorrei poter non sentire le voci indecenti di quei dannati, i loro schiamazzi e turpiloqui-, poi mentre coglieva gli gnocchi a due a due dalla pentola con una schiumarola di metallo si bloccò, fissando una macchia marrone sulle piastrelle della cucina e riprese:
-Oggi, ancora, ho finto di non aver udito, anzi, di non aver colto le intenzioni di un uomo. Più vi conosco, caro Gonzales, e più penso che quest'umanità non può essere in grado di generare esseri d'animo nobile-.
Lei finì di cogliere gli gnocchi dalla pentola, e porse a Gonzales il piatto. Egli stava seduto al tavolo e iniziò a soffiare sul suo pasto per poter cominciare a mangiare.
Lei si sedette a fianco dell'uomo e lo guardò con tenerezza mentre lui iniziava a mangiare gli gnocchi ancora troppo caldi e vaporosi.
-E' vero che sapete trovare dignità in situazioni terribili. Ma sapete anche rendere squallore in momenti inaspettati- disse lei prima di iniziare a ticchettare sul tavolo di legno con le unghie come se fosse in attesa di qualcosa o qualcuno.
L'uomo finì di nutrirsi e si pulì la bocca con un tovagliolo lindo. Quando lo appoggiò, vide che l'aveva sporcato di burro e del carbone che gli era rimasto sul viso dalla dura giornata di lavoro.
-Siamo quel che siamo- disse Gonzales -non averne a male per questo. Anche io ho compiuto i miei errori, e tu lo sai meglio di chiunque altra, avrei solo voluto che entrambi avessimo potuto andare avanti facendo finta di non cogliere. Questo lo rimpiango...
Ma sai altrettanto bene che il peccato è insinuato nell'anima di ognuno di noi-.
L'uomo fece un sorriso amaro e si alzò, si mise a lavare i piatti e il tovagliolo sudicio.
Fu l'unico a lasciare la stanza dopo qualche minuto, eppure la stanza rimase vuota e disabitata.

29/10/10

Dio ti ama

Sono un po sovrappensiero in questo periodo. Generalmente mi distraggo spesso alla guida ma in questo momento sono proprio obnubilata.
Ieri mentre guidavo, come spesso accade, mi sono messa a guardare le locandine pubblicitarie appiccicate sui cartelloni.
Mi sono soffermata un momento su una in tinta unita con la scritta "Dio ti ama" in grosso e mentre mi chiedevo chi può pagare per attaccare una locandina del genere PAM.
Ho tamponato il tizio davanti a me prima o dopo che lui ha tamponato quello davanti a lui.
Quindi -> casini soliti : macchina dal carroziere, moduli da fare, assicurazione da pagare, commissioni in bicicletta.
Tutto ciò mi ha portato a sognare un mondo in cui la gente si sposta si palle di gomma non come questa :

Ma più come questa:
Però di gomma e color pastello.
Così si andrebbe in giro tutti contenti con la palla e quando due si scontrano ci si mette a ridere e ci si saluta. E poi si possono anche collegare le palle per fare tipo un trenino a forma di bruco.

Meraviglioso sarebbe. E invece domani mi tocca incontrare gli incidentati per la costatazione amichevole. Nemichevole. Incazzevole. Cosa ci sarà mai da incazzarsi poi.
Dio ti ama ma se lo metti in dubbi ti punisce subito.

Preziosità

Se sei un capo banda di quelli col ferro pronto in tasca, puoi guardare i film con la tua crew in questa super vasca tamarra con i led blu

11/10/10

Biologico

Formaggio biologico di capra. Talmente biologico che talvolta ci trovi dentro un pelo di capra.

05/10/10

Karma

Il karma è una roba potente. Spacca i piedi alla gente.

Marlo

Il mio ragno si chiama Marlo.
E' di fianco al calorifero della cucina.
Quando sono tornati a casa i miei genitori li ho pregati di risparmiarlo perchè è mio amico e loro hanno accosentito.
Mio padre sostiene che Marlo sia ghiotto di kamut.
Ho dato una zanzara a Marlo da mangiare. Ma non l'ha ancora toccata.
Maledetto orgoglio maschile.

23/09/10

Comicità naturopata

Quello che mi fa ridere di un articolo sui rimedi naturali ai dolori mestruali è che è stato scritto da un uomo. Col pizzetto per giunta.

20/09/10

3

Esiste sempre qualcuno che è meglio di te.

19/09/10

Regole

In questa casa ci sono delle regole. Io però non ho ancora capito quali siano.

18/09/10

Capelli

Quando la parrucchiera dice : "Queste striature danno tridimensionalità al colore" capisci di essere nel posto sbagliato.

2

Dover uscire è una buona occasione per lavarsi.

15/09/10

1

Quando il recipiente è piccolo è facile e si fa in fretta a riempirlo.

12/09/10

Coerenza ambientale

Sta sera ho preso un libretto che spiega come riconoscere gli insetti. Quando sono arrivata a casa ho trovato un ragno gigante e ciccione sul muro, di quelli con le zampe grosse e due tenaglie davanti che se ti morde non lo stacchi più. Mi sono immaginata la scena: io che urlo oltre la soglia sopportabile dall'uomo, sventolando la mano col ragno penzolante e incazzato.
Però ho pensato che non potevo ucciderlo dopo aver fatto la parte della ecologista, viva la natura etc. Allora ho preso un bicchierino e tutta tremante l'ho trasportato fuori.
Adesso però non uscirò più di casa. Ho paura di quel mostro, lui è la che mi aspetta.

05/09/10

Stagioni

Non è più stagione per andare al parco ma le zanzare non se ne sono ancora accorte.

01/09/10

Auto barbie

Sono appena tornata da un giro in bici e sono rimasta abbastanza impressionata dal numero di Fiat 500 che ho visto per strada. Non so se sia stata una strana coincidenza ma mi sembrava di pedalare nel mondo di Barbie Paninara.
Comunque tutto ciò ha scatenato in me questioni sul fatto che la Fiat si lamenta sempre che non vende un cazzo e vuole sempre i dannati ori dallo stato eppure a me sembra che di macchine ne venda un sacco, anche se non so come sia la situazione all'estero.
Allora appena tornata a casa ho scritto su Google News "Fiat" e infatti sono stata sopraffatta dalle notizie "Buuu" e smentita da questo articolo.
Eppure qualcosa non torna: è possibile che la nostra (in questo caso mia) percezione sia così distorta rispetto allo stato effettivo delle cose? O mi (ci) stanno prendendo per il culo perchè così fanno finta di essere poveri e invece si comperano l'asse del cesso di platino riscaldato?
E tutto sommato io mi chiedo: non gli basta l'asse del cesso di ciliegio?

25/07/10

Parole testuali

Fonte Dropbox

"Hi Ariel,

Sarah Connor joined your shared folder"

23/07/10

La punta

Utilizzo sempre la stessa tecnica di quando ero alle elementari, per studiare intendo. Se non ho la matita a scatto impazzisco, però succede che la perdo in continuazione e allora vago per almeno 10 minuti per casa e non faccio che controllare e ricontrollare negli stessi posti, perchè io quando cerco una cosa non la vedo mica.
E' successo anche l'altro giorno con gli occhiali da sole : prima di uscire li cercavo ovunque e non li ho trovati ma quando sono tornata stavano lì sul tavolo che mi guardavano (e secondo me facevano anche tiè!).
Comunque poi di matita a scatto ne trovo sempre un'altra perfortuna perchè le matite normali sono belle, sono anche un po' più tradizionali e diciamo anacronistiche? Posso dire che le matite di legno sono anacronistiche? Va beh però quando cerchi di temperarle si spacca tutto e la punta non viene mai veramente affilata. Sono cose queste che non mi permettono di raggiungere la concentrazione vera. Credi a me: non si può studiare con una matita non ottimamente temperata, sopratutto se scrivi come me.
Un'altra cosa che mi serve è l'evidenziatore. Tutte le marche che non sono gli Stabilo Boss non mi piacciono perchè non hanno quel tipo di punta che ti permette di sottolineare o altresì evidenziare le parole. Puoi solo evidenziare. Io mi esaurisco per cose del genere e magari un giorno mi trovi lì a dondolarmi con un comune evidenziatore in mano ripetendo "La punta, la punta, la punta".
Sono situazioni che è meglio evitare.
Tra gli evidenziatori bisogna fare una certa discriminazione sui colori. Non vanno tutti bene ma tu lettore te lo sarai già immaginato.
Il rosa per esempio è un bel colore, eppure mi ricorda libri pasticciati, senso di disordine e poi è troppo marcato. Il verde è troppo scuro e poi diventa anche incontrollabile.
Il mio colore di evidenziatore preferito è senz'altro l'arancio perchè è molto discreto ma visibile, e anche un colore dolce. Non l'arancio in generale, l'Arancio non è dolce, ma l'arancio degli evidenziatori Stabilo Boss è il colore più dolce del mondo. Ci dipingerei le pareti di una cameretta. Mi farò un tatuaggio color arancio Stabilo Boss. A forma di cigno.
Tornando agli evidenziatori, anche il giallo è ok anche se poco visibile.

Quindi questi strumenti permettono di perpretare una tecnica imparata anni e anni orsono: preparare tutto l'indispensabile per lo studio e poi mettersi matematicamente a fare altro.

20/07/10

Stanchezza

Le zucchine grigliate sembrano piccoli pesci tigrati.

16/07/10

Qui e ora

Mangiare al buio è bello: nessuno ti spia dalla finestra e godi di pace e tranquillità. La faccenda del Qui e Ora è più facile da mettere in pratica infatti ora sto mangiando e scrivendo sul blog...

Mangiare al buio ha anche i suoi svantaggi: mentre mangi il farro perlato biologico ti capita in bocca qualcosa di più croccante e speri solo che non sia uno scarafaggio perlato biologico.
Ma non lo saprai mai.

25/06/10

Il paradigma del scatta/scappa

Nei sistemi in cui due entità sono in conflitto per ottenere una risorsa si può definire una funzione battaglia che determini quale entità entrerà in possesso della risorsa.
La funzione battaglia eseguirà un semplice calcolo basato su punteggi di forza delle due entità, e restituirà un solo vincitore. L'entità perdente verrà distrutta.
Il paradigma scatta/scappa si applica in quelle situazione in cui una delle due entità può decidere di non voler rischiare la sua esistenza per utilizzare la risorsa e quindi di dare vinta la "battaglia" all'avversario (scappa) oppure può decidere di iniziare lo scontro per prima (scatta).

04/06/10

Situazioni per cui la vita è fortemente ok

Ero in macchina e, mentre bevevo il tè dal mio thermos ( produzione francese una figata totale ), mi si è affiancato il furgoncino dei militari. Diciamo subito che i militari non erano di quelli vecchi ainz drai tutti rigidoni e tirati e serve&protect, erano di quelli giovani belli mediterranei con gli occhiali da sole e la pelle luminosa.
Beh insomma ci siamo messi a chiaccherare al semaforo e sembrava una scena anni 50.
Oh miei eroi, salvatori, liberatori!

Finito il momento di fascino ritorno pacifista convita.
Eh però ... il fascino della divisa.

02/06/10

Compleanno

E' proprio vero che ad ogni anno che passa il tempo sembra scorrere più veloce. Oggi ad esempio è stato il mio compleanno e mi sono accorta subito che la giornata è durata meno di ieri. Se vado avanti così tra pochissimo sarò morta! Pochissimo per me ovviamente, per i più giovani il tempo sarà lungo e palloso. Mi pare così per sentito dire che non sono la prima a farci caso.

14/05/10

Società Cosmopolita

Stare in università è bellissimo, c'è gente che viene da tutto il mondo e si sentono parlare tante lingue come il calabrese il pugliese il napoletano...

10/05/10

Codici

Se esiste un dio allora è nerd.

08/05/10

Team

Detesto lavorare in gruppo, ma quando lavoro da sola detesto non poter incolpare nessuno della mia inefficienza.

07/05/10

Parole Sante

Non si può far abbaiare il gatto

03/05/10

Guardando the big bang theory

"Il nostro universo è deterministico."
Detta così la questione del destino assume una certa validità. Quello che fotte tutto è il libero arbitrio, che però a questo punto non è poi così libero, visto che è deterministico.
In definitiva siamo solo degli automi a stati finiti. Se vogliamo proprio sopravvalutarci allora siamo delle macchine di turing.
Tutto questo in un certo senso mi fa sentire meglio.

01/05/10

We

Io ci credevo prima, adesso credo negli hamburgher di tacchino che si scongelano nel lavandino.

19/04/10

Similarità tra la vita e la pubblicità

In biblioteca funziona effettivamente come nelle pubblicità delle merendine: nel momento in cui io estraggo e inizio a mangiare un dolcetto, puoi vedere altre persone controllare il portamonete e andare verso le macchinetta.
Potrebbe anche essere una tecnica per derubarli.

16/04/10

Le prove di vita

Questa storia che nella vita ci sono sempre le prove fa schifo. Va a finire che sei sempre in ansia per la prova successiva e poi superata quella sei di nuovo in ansia. Io non ce la faccio a vivere così.
E poi considera che è una tremenda fregatura: puoi essere bravo quanto vuoi e passare tutti gli esami del mondo, ma in quella cazzo di villetta con piscina a prendere il sole non ti risvegli mai se non ci sei nato, è ovvio.
Ormai l'hanno capito tutti eppure ci si spera ancora, e infatti poi si arriva a un punto in cui si pensa che l'aver fatto tutto giusto non porta da nessunissima parte e almeno a me verrebbe voglia di buttarmi un po via, come fanno gli sciocchi.
Buttarsi via non è poi così male, qualche volta fa venire voglia di dire "Dai fuori dal letto, più veloce della luce".
Ma non sempre.

10/04/10

Controtempo

Move over, move over ... è un pezzo di un album dei Cranberries. Quando ho sentito questa canzone al concerto mi è tornato in mente che il cd che avevo masterizzato saltava sempre in questa canzone.
In generale mi restano impressi difetti e le imprecisioni, mi ricordo anche le canzoni che, registrate su cassetta, venivano mozzate dalla fine del lato A e poi riprese nel B.
So esattamente dove sono i segni dello scotch sul legno della mia cameretta e la sensazione che avevo toccando la cicatrice sul pancino del mio cane, residuo della sterilizzazione. Sono cose a cui ci si affeziona.
In ogni caso parlando di canzoni ho sempre voglia di suonare quando non posso, la vita è di un'ingiustizia letale. Quando devo studiare per gli esami e non posso permettermi di perdere tempo con la musica mi vengono un sacco di idee. Certo posso segnarmi le cose su un taccuino ma dai, non è la stessa cosa. Inoltre mi capita un po per tutto, quando sono al supermercato mi viene una gran voglia di cucinare, quando torno da scuola ho voglia di studiare, di notte voglio suonare, e di mattina voglio dormire.
Non sarà che siete voi a sbagliarvi?

09/04/10

Lezione di nuoto #N

La piscina è un luogo surreale, ma ora che quando ho lezione c'è ancora la luce del sole sembra un po meno immersa in una realtà parallela. Prima era come se dalle vetrate si vedesse l'imperscrutabile buio infito, come l'universo ma senza lucine e con un po di vapore appiccicato ai vetri. Era come stare in una stazione spaziale dove gli impiegati dell'azienda vanno a muoversi perchè e quando si va nello spazio ci sono dei luoghi adibiti alla socializzazione e al movimento.
Lo so perchè in tutti quei film di fantascenza ci sono sempre questi luoghi.

Però adesso che di sera c'è la luce è tutto diverso, adesso è come se la natura da fuori dicesse "senti ma perchè nuoti nella vasca? c'hai paura a nuotare nell'acqua della natura" e io rispondo beh in effetti sì perchè sai tutti quegli squali e quelle alghe assassine che ti intrappolano i piedi. Infatti dove abito c'è un posto che si chiama Laghettone e si narra che dei bambini erano andati a pattinare sul Laghettone quando aveva ghiacciato d'inverno. Una volta gli inverni qui nella pianura padana erano rigidi sul serio, non come adesso che fa due sbuffate di neve e tutti urlano calamità naturale! Quindi si parla di tempi precendenti ai cambiamenti ambientali degli ultimi anni che soprattutto sono causati da voi gente di città che accendete i condizionatori a 15 gradi.
Comunque quella volta i bambini avevano avuto la splendida idea di andare sul Laghettone ghiacciato e un pezzo di ghiaccio aveva ceduto e un bambino è caduto nell'acqua. La storia termina male perchè nel malefico stagno ci sono delle alghe che hanno bloccato il povero bambino e l'hanno risucchiato al centro della terra.
Quindi appunto dicevo che dai vetri la natura chiama e rispondo no grazie sto qui, però sei molto bella da vedere.

Piccolezze

Stavo pensando ai bambini. Vanno in giro nella loro piccolezza come fossero palline rotolanti contenti energia atomica. Io non sono mai stata così, ci potete scommetere.
Sono anche tronfi del loro status, tipo "ue io sono piccolo fate largo".
Secondo me sono strani ecco tutto.

14/03/10

Telesofferenza

Report è un programma onestissimo però mi fa venire l'ansia. Se un giorno incontro quello che fa la voce narrante mi viene un attacco di panico.

11/03/10

Il ciclo di vita della spugna


E' molto importate che, nei lavori di casa, le spugne vengano utilizzate nelle varie fasi del loro deterioramento per compiti differenti, questo per evitare di sprecare spugne nuove per lavori che le rovinano subito e irrimediabilmente e nondimeno ne compromettono l'igiene.

Le fasi della spugna a doppio strato sono questi :
  1. La spugna nuova deve essere utilizzata solo per lavare i piatti esclusivamente con l'apposito detersivo, non deve mai essere contaminata con altri prodotti
  2. La spugna parzialmente deteriorata inizia a puzzare e incurvarsi, a questo punto possiamo utilizzarla con l'anticalcare o con i detersivi in crema per pulire il lavello e i fornelli oppure per il bagno o per la ciotola del cane
  3. La spugna ormai deteriorata può essere usata per i lavori più impegnativi come quelli esterni per esempio le tapparelle e le persiane, per l'auto etc
Per quanto riguarda la spugna larga e piatta, che qualcuno chiama la pezzetta, dobbiamo attenerci ai seguenti punti:
  1. Quando è nuova si usa per il tavolo e ripiani di lavoro
  2. Quando il colore inizia a scurirsi è utile nel bagno
  3. La spugna un po bucata può servire per lavare i davanzali e per i vari lavori esterni in cui non serve grattare
Ps : per lavare la ciotola del cane il bicarbonato è il top perchè permette di rimuovere anche i residui di bavetta senza nessuna spungna

L'ambiente ringrazia.

10/03/10

Evento straordinario

Attenzione per 5 minuti all'Isola dei Famosi hanno parlato di una cosa seria : la guerra serbo croata.
Appena è finito il prezioso momento si è ricominciato a parlare di nomination per non esagerare con le cose potrebbero interessare anche le persone con un paio di neuroni.

23/02/10

Lezioni di nuoto #3 #4 #5

Lezioni 3 e 4 bigiate per cause di tutto rispetto.

Lezione 5 : Nonostante abbia lasciato ai miei compagni di corsia due lezioni di vantaggio sono ancora un fulmine diddio in confronto a loro.
Per recuperare le energie bruciate mi sono nutrita con tagliatelle al ragù e due uova in camicia.
Inoltre progetto l'acquisto di questo costume:



Il pantalocino è da sfigata?

09/02/10

Lezione di nuoto #1

Sono annientata fisicamente e ho ho i pensieri a rallentatore.
Forse ci ho messo troppo entusiasmo.

08/02/10

Vasco

Vedere che ricominciano i concerti di Vasco è uno spiacevole dejavouz. Mi fa sentire come se fossi intrappolata in un tempo in cui una stupida moda non passa mai.
Prova a pensare se la gente continuasse a cantare la Macarena da 10 anni... o se tutti andassero in giro con i fuseux e le spalline da 20 anni... o se la gente continuasse a masticare le big babol...
Sarebbe un'inferno.

25/01/10

Si può solo grattare il fondo

Nell'Italia regnata dal Berlusconismo non si può che trovare un'azienda d'abbigliamento che realizza una pubblicità con Fabrizio Corona come protagonista. Il soggetto dello spot peraltro sembra essere una lotta clandestina, quindi il tema preponderante è violenza e anche illegalità.
Cosa posso dire?
Complimenti.